Partiamo dalla scintilla, dal lampo, dall’illuminazione.
Cosa avete voglia di mangiare o bere adesso? Di cosa avete voglia in questo momento?
Riuscire a darsi una risposta presuppone un ascolto del proprio corpo non indifferente e una notevole voglia di scoperta.
Non vi sto chiedendo cosa vi piace o non vi piace, cosa potete o non potete mangiare, cosa vorreste o non vorreste mangiare o bere, cosa potete o non potete permettervi di mangiare o bere o comprare o raggiungere. No, vi sto chiedendo di cosa avreste voglia, anzi, di cosa avete voglia ora.
Ma muoviamoci gradualmente in questa pratica, immergiamoci piuttosto che tuffarci.
Ogni domanda che vi farò oggi, può non avere una risposta o può averne diverse. Nessuna risposta (compresa la non risposta) è giusta o sbagliata. Nessuna risposta merita di essere giudicata, ma solo accolta, ascoltata.
Per ascoltare le risposte, anche le non risposte, è utile avere voglia di ascoltarsi: cosa vuole il mio stomaco? Cosa vuole la mia bocca? Cosa vogliono le mie emozioni? Cosa voglio io in funzione di ciò che sta accadendo?
Qualunque sia la risposta non rimproveratevi e cercate di accontentarvi (ossia di darvi ciò di cui avete voglia) il prima possibile. Promettetevi ciò che volete (e poi datevelo), se non potete averlo ora, o cercate qualcosa che abbia delle caratteristiche molto simili e che quindi possa soddisfarvi.
Come
Sarebbe meglio interrogarsi seduti, comodi ma dignitosi. Sarebbe meglio essere in un ambiente calmo e non caotico. Sarebbe meglio avere gli occhi chiusi. Sarebbe meglio essere soli. Sarebbe meglio respirare.
Sarebbe meglio, ma come sempre potete fare come più vi aggrada.
Avete fame? Avete sete?
Prima di chiedersi Cosa voglio? è necessario rispondere alla(e) domanda(e): Come sto adesso? Ho fame? Ho sete? Mi manca qualcosa? Voglio qualcosa?
Questo serve a capire cosa c’è adesso. Vedere da cosa si parte, vedere cosa sta accadendo. Riportarmi all’interno del mio corpo per iniziare ad ascoltarlo e per poi dargli ciò che chiede, ciò che chiedo.
Di cosa avete voglia?
Se avete fame, cosa è in grado di soddisfare questa fame?
Non perdetevi in questa domanda. Seguite i miei indizi (e osservate cosa emerge dallo stomaco, dalla bocca, dalle emozioni):
Il sapore. Quale sapore è capace di soddisfarmi in questo momento?
Dolce, salato, piccante, amaro, acido, grasso, aromatico, agrodolce, delicato, forte, intenso, saporito, fresco, aspro…
La consistenza. Di quale consistenza ho voglia in questo momento?
Duro, molle, croccante, pastoso, sodo, secco, tenero, friabile, elastico, con più consistenza, gommoso, liquido, brodoso…
La vista. Cosa appagherebbe i miei occhi adesso?
Il colore, i colori, l’incarto, il pacchetto, qualcosa di fumante o brinato…
La temperatura. Quale temperatura saprebbe soddisfarmi ora?
Caldo, freddo, fresco, tiepido, bollente…
Odore. Quale odore vorrei usmare adesso?
Forte, blando, piccante, speziato, grasso, acre, pungente, penetrante, pizzicante…
Avete trovato ciò di cui avete voglia in questo momento? Non deve essere un alimento specifico, può essere che abbiate trovato solo una consistenza o che non abbiate trovato nulla.
In ogni caso soddisfate la vostra voglia, non tardate troppo. Vedrete che la reazione del corpo sarà di approvazione Era proprio ciò che volevo, che goduria.
Se avete trovato qualcosa (e anche il non sapere cosa si vuole è qualcosa), e avete voglia di condividerlo, potete rispondere a questa email o scrivere a corpiarrosto@gmail.com
Adesso, dopo.
Sara