Uno
Non parlerò, se non per stimolare criticità al riguardo, delle diete (le Fad Diets ossia le diete che vanno di moda).
Brutta parola oggigiorno.
Ma perché non parlerò delle diete all’ultimo grido (grida come quelle qui sotto, di solito)?
Sono forse contro?
Sì, sono contro e adesso vi spiego brevemente i(l) perché:
Se funzionassero avrebbero già funzionato, e non parlo dei chili di muscoli e acqua che riesco a perdere in una settimana impegnandomi come un demonio (chili che poi mi aspettano dietro la curva per scipparmi il portafoglio).
Voglio parlare del non dover più pensare al cibo ogni secondo della giornata o al sentire il bisogno di controllarlo rigidamente o al pensare di non potermelo permettere.
Parlo di smetterla di biasimare il mio corpo per non aderire come cellophane alle mie aspettative sudate o alle aspettative taglienti degli altri.
Parlo di diventare vagamente competente in ambito alimentare così da accorgermi quando vogliono fregarmi.
Perché sono regimi alimentari drastici e non sostenibili, che sfruttano la cultura del perdere peso (ci torneremo su questo argomento) per venderti un prodotto e per attecchire all’immaginazione di avere un corpo diverso.
Perché non è il peso la questione. Perché non è la caloria la questione. La questione sono i corpi, diversi e arrosto, e le persone che li possiedono.
Perché non sono e non voglio essere un mago, cercando di riparare solo esteticamente qualcosa di dolorante. Il dolore non si sistema con un trucco o con del trucco.
Non sono personalizzate. E generalizzare è una cosa che preferisco non fare.
Altro? Sicuramente. Ma per ora è abbastanza.
Due
Ricette
Non ti proporrò ricette, o cibi specifici.
Cucinare non è la mia passione. E sfatiamo il mito che chi si occupa di alimentazione debba anche invadere il mondo di ricette e rendere pubblico cosa mangia. Le due cose possono anche non coesistere.
Cucino, per me e per altri, ma non sempre mi impegno (anzi, sono più le volte che non lo faccio). Questo non vuole dire che non sappia cucinare o che non sia attenta a farlo con consapevolezza, solo che non passo le mie giornate a farlo o a pensarci. Preferisco leggere o fare ricerche.
E nessun cibo è in assoluto buono o cattivo, bello o brutto. Nessun alimento è miracoloso, nessuno è demoniaco. Fissarsi solo su qualcosa rende ciechi verso tutto il resto.
Tre
Sono molto pratica, abitudinaria e raramente mangio fuori (non sarà quindi neanche una pubblicazione per mostrarti i luoghi in cui puoi mangiare questo o quello, o vedere cosa ho mangiato io).
Lascio a te la scelta del dove e cosa mangiare. Sperimenta.
Quattro
Mi sembra ovvio ma meglio dirlo. Non ti proporrò delle serie di esercizi per rassodare i muscoli delle ascelle o per riuscire a muovere le orecchie come Ace ventura. Né per dimagrire.
Quindi
Nel caso mi stessi dimenticando qualcosa sappi che la regola generale è che non parlerò di come perdere peso. Perché perdere peso, senza occuparsi di tutto il resto, è una perdita di tempo (e non di peso) e ha poco significato.
Di tutto questo non parlerò, ma può essere che ne parli perché faccia parte di un argomento più ampio e più succoso.
Forse ho scritto troppo. Troppi non per i miei gusti.
A dopo,
Sara