Per qualche motivo che non sono sicura di conoscere la mia sveglia biologica e tecnologica è sempre intorno alle 7. Sono una di quelle persone che si svegliano presto e dormono alle 21 (Last call alle 22), se non c’è motivo di stare svegli o di fare qualcosa di diverso.
Un’allodola, dicono gli esperti di cronotipi.
La mia colazione avviene generalmente tra le 7 e le 7:30 perché è una delle prime cose che faccio e di cui sento l’urgenza. Ma non è di questa fame urgente che vi voglio parlare.
(Ovviamente non sono così inflessibile sugli orari, è solo un esempio per introdurre la puntata.)
Durante la mattina, soprattutto se lavoro tosto, sento crescere dentro di me qualcosa. Qualcosa che chiede di essere ascoltato e assecondato. Una percezione che se ignorata, diventa invadente e imperativa: la fame.
Sopraggiunge molto prima del pasto, motivo per cui non posso zittirla dicendo Aspetta, mangerai a pranzo. Ha una vocina fastidiosa e insistente.
Il metà mattina è il momento in cui capisco e mi è chiaro cosa significhi avere fame. In altri momenti lo sento meno o non lo sento, forse perché sono più stanca o solo più distratta.
Ormai riconosco la combinazione di irritabilità, ricerca lievemente agitata di cibo e una sensazione di vuoto soporifera e diffusa come fame. Fatico a spiegare questa sensazione nel suo complesso ma ormai non fatico a riconoscerla.
Ma come si sa di avere fame? Da cosa si riconosce la fame?
Riconoscere quando si ha fame non è una cosa banale e non è una cosa che tutti sono abituati a fare (e le sensazioni di fame non sono universali ma personali).
L’aver soppresso lo stimolo della fame per lunghi periodi (e poter o voler mangiare solo a determinati orari o in determinate occasioni o meno del necessario o mangiare inconsapevolmente o usare il cibo per sedare le emozioni) o l’essere stati educati a non ascoltarlo (finisci quello che hai nel piatto, mangia tutto, non ne avrai altro, adesso non si mangia, smettila di chiedere del cibo e così via) porta abbastanza spontaneamente alla soppressione dello stimolo della fame in agguato.
Quando si vuole imparare a riconoscere gli stimoli della fame fisica è necessario ascoltare attentamente quello che il corpo borbotta, poi dice e poi urla.
Se sai già riconoscere la fame, come si manifesta nel tuo particolare caso? (rispondi a questa email o scrivi a corpiarrosto@gmail.com)
Se non sai cosa voglia dire avere fame (fisicamente fame), questi sono alcuni indizi che possono presentarsi anche nel tuo caso:
Lieve gorgoglio o rosicchiamento nello stomaco
Brontolamenti dello stomaco
Vertigini, mal di testa
Difficoltà di concentrazione, irrequietezza
Stanchezza sia fisica che mentale, sentirsi fiacchi e spenti, perdita di lucidità
Irritabilità
Sensazione di svenimento, vista annebbiata
Nausea
Aumento della salivazione o bocca asciutta
Sensazione più o meno dolorosa di vuoto allo stomaco o contrazione dello stomaco
Dolore addominale
Incapacità di decidere e selezionare ciò che si mangia (iniziare a mangiare, inconsapevolmente, tutto quello che capita sottomano)
Qualsiasi combinazione di questi può essere esperita come sensazione o sintomo di fame (dal languorino alla fame atavica).
Non resta che rimanere in ascolto.
La pratica
Sia che tu sappia già cosa è la fame, sia che tu non sappia riconoscerla, ti sfido ad ascoltare il tuo corpo nel momento che precede il pasto.
Ovviamente se non sei abituato a riconoscere la fame e non hai assolutamente idea di che forma e dimensione abbia, può essere che questa pratica sia frustrante perché ermetica. Può benissimo essere che tu non senta nulla, non preoccuparti, può accadere.
Se hai voglia di scoprire cosa sia la fame prova a ripetere questa pratica più volte e accogli le sensazioni che affiorano prima del pasto. Anche piccole, anche lontane. Sono timide e se gli dirai che possono tornare a manifestarsi forse torneranno, sempre più spavalde.
Perciò prima di mangiare, chiediti:
Ho fame?
Quanta fame ho?
Se la sensazione di fame è difficile da identificare, chiediti:
Quando è stata l’ultima volta che ho avuto fame e ho sentito di avere fame?
In quell’occasione, cosa sentiva il mio stomaco?
Cosa sentiva la mia bocca?
Per entrare in contatto con la propria fame (soprattutto se prima non la si ascoltava) e per accorgersi delle sfumature che ha durante la giornata prova a controllare a intervalli regolari il tuo stato: ho fame? Quanta fame ho? Questa sensazione che sento è fame di cibo o è altro?
Tutte le risposte sono valide, tutte le risposte (anche il silenzio assoluto) sono risposte. Accoglile. Indaga.
A presto
Sara