Invecchiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
O era meriggiare? Montale se mi senti batti un colpo.
…
Niente, non si ricorda nemmeno lui - sarà l’età - quindi facciamo finta che sia invecchiare.
C’è il mio alleato che a trentacinque anni è già in crisi per quando invecchierà, cosa che sta già facendo, come tutti. Il parrucchiere l’altro giorno gli ha detto che ha i capelli bianchi anche dietro, insieme a quelli rossi che ci sono sempre stati, e lui si è spezzato.
Quanto è difficile accettare i cambiamenti del nostro corpo? Anche quelli ineluttabili sembrano sempre traumatici e non parte di un processo più ampio. Chi è che mi ha inoculato i capelli bianchi mentre dormivo? Basta___, infami. Chi è che mi ha lasciato una nuova smagliatura sulla chiappa? Non bastavano i segni che c’erano già? Non è giusto.
Qualcuno dall’esterno ci colpisce con proiettili aging sempre più potenti e noi subiamo. Bersagli in movimento, anche se siamo talmente tanti da essere facili da prendere.
Ma se, quel nugolo di capelli bianchi, quella tetta che saluta l’ombelico con troppa foga, quel nuovo rigagnolo sul fianco, quel segno preraffaellitico sotto l’occhio, quella nuova capacità di inciampare e cadere di femore, li stessimo covando da tempo?
Se fossero sempre state nostre qualità ma inespresse?
Chi ha detto che non dovrebbero esserci? Chi sostiene che non ci siano sulla scaletta del concerto? Sono dietro le quinte e aspettano il loro turno, aspettano di esibirsi.
Ma sono furbi, entrano in mimetica, con la tutina scura e le foglie appiccate, perché se entrassero allo scoperto metà del pubblico sverrebbe all’istante dalla paura, che non se l’aspettava. Sono anche gentili, se la vediamo dal loro punto di vista, ad arrivare di soppiatto.
Dunque, perché parlare di invecchiamento? Perché accade. E perché spesso mentre accade impallidiamo e schiocchiamo e frusciamo come i merli e le serpi. Perché è un percorso insidioso che pensiamo di dover temere (ognuno poi ha il proprio personale rapporto con la morte, più o meno disfunzionale, ne convengo).
Il nostro accartocciarci e rallentare (se così banalmente si può riassumere la vecchiaia) ci sembra arte contemporanea che non riusciamo a comprendere, la guardiamo ma se nessuno ci spiega l’idea alla base dell’opera rimaniamo assorti e perplessi, quasi schifati.
Quello che in modo tremendamente semplificato voglio dirvi oggi è: incominciate a lavorare sul vostro corpo adesso, qualunque età voi abbiate, qualunque corpo vi ritroviate ad avere. Ma non fraintendetemi, per lavorare sul proprio corpo intendo imparare ad accettarlo, fargli spazio, tramite uno di quei concetti già espressi in precedenza: l’autocompassione e un approccio positivo o neutro al peso (body positivity e body neutrality).
Dal glossario:
Body positivity (approccio positivo al peso)
Il body positive è un movimento sociale creato per valorizzare i corpi non convenzionali che sono generalmente anche quelli meno rappresentati. Il movimento promuove l'accettazione di tutti i tipi di corpo a prescindere da dimensione, etnia, genere, orientamento sessuale o abilità fisica.
L’obiettivo del movimento è quello di abbattere il modello di bellezza convenzionale e ridistribuire ad ogni corpo il proprio valore. Il body positive ritiene che la bellezza sia un costrutto sociale che non dovrebbe influenzare il valore del singolo individuo.
Body neutrality (approccio neutro al peso)
Mette al centro il concetto di neutralità del rapporto col corpo.
Considera il corpo solo per le sue funzioni, tentando di scollarlo completamente da considerazioni di tipo estetico. Il corpo è fisica e chimica e non estetica. La neutralità del corpo riguarda semplicemente l'essere. Si tratta di essere senza giudicare e senza convogliare le emozioni nel nostro aspetto.
Quando si passa meno tempo a pensare al corpo e alla sua apparenza, ci si può concentrare su altri obiettivi e altre strade.
Tutto questo discorso per riprendere una lezione di Virgie Tovar (già incontrata come curatrice di Fat travel) all’interno della sua Body Positive University:
Lezione che si intitola:
Quattro idee per applicare la body positivity all’invecchiare.
Il vantaggio dei principi della body positivity? Che li puoi applicare ad ogni aspetto dell’avere un corpo, incluso l’invecchiare.
Virgie Tovar 22 marzo 2022
I principi della body positivity - come all bodies are good bodies e tutti meritano di sentirsi al sicuro nel corpo che hanno - non hanno limiti di età. Questi principi possono essere applicati all'invecchiamento. Dopotutto, l'invecchiamento è un processo che coinvolge profondamente il corpo.
La body positivity consiste nel lasciar andare le aspettative sociali dannose e irrealistiche che vengono proiettate sui nostri corpi e nel battersi per una cultura in cui tutti possano avere questa libertà. La nostra cultura tratta l'invecchiamento come tratta il grasso, la disabilità e i corpi razzializzati: con giudizio, paura e patologizzazione.
Quando rifiutiamo di considerare innaturale la grassezza, la disabilità, la pigmentazione della pelle o - sì - l'invecchiamento, creiamo spazio per rivendicare la nostra esistenza senza scuse, ad ogni età. Anche mentre leggiamo questo articolo stiamo invecchiando. Questo non deve spaventarci. Semplicemente accade.
Ecco 4 modi per applicare il pensiero della body positivity al processo di invecchiamento:
Riconosci il bigottismo della cultura intorno ai corpi che invecchiano. Avere qualsiasi tipo di corpo - sì, questo include un corpo che invecchia - dovrebbe essere trattato con dignità e celebrazione. Anche se la cultura non lo fa, ciò non significa che non possiamo creare spazio per quella dignità e celebrazione all'interno delle nostre comunità e per noi stessi.
Normalizza l'invecchiamento. Ricorda: tutti invecchiano! Questo fatto ci unisce ad ogni essere vivente sul pianeta. Le piante invecchiano. Gli animali invecchiano. Gli alberi invecchiano. I bombi invecchiano. E, sì, le persone invecchiano. Anche se ci possono essere sfide che derivano dall'invecchiamento, possiamo normalizzarle. Avere un corpo di qualsiasi età può comportare cambiamenti e sfide, ma anche bellezza, divertimento e stupore.
Cambia il modo in cui parli dell’invecchiamento. Quando smettiamo di usare il linguaggio dispregiativo che associamo all'età - come, ad esempio, usare vecchio come epiteto - diamo più spazio ai nostri corpi per cambiare mentre invecchiano.
Includi corpi più anziani intorno a te (anche nel tuo mondo virtuale). Diversifica i corpi e le immagini dei corpi che ti circondano.
La lezione è finita.
Potete andare a casa.
Sara.